Queste enormi voragini si trovano entrambe nella regione Lazio, rispettivamente nelle zone della Ciociaria e della Sabina. Se vi piace la natura e volete provare un’emozione insolita, vi consigliamo la dolina. Sono generate da fenomeni di carsismo, ovvero (spiegato nel modo più semplice possibile) dal modellamento delle rocce calcaree prodotto dall’attività erosiva dell’acqua.
Le doline sono rare, sono belle, sono strane… Hanno sempre provocato timore reverenziale, emozioni contrastanti da cui hanno avuto origine numerose leggende. Sono così grandi che guardarle da vicino dona quel brivido sublime solitamente associato a burroni e gravine, con la differenza che stavolta non c’è un fiume scrosciante che scorre sul fondo, al massimo c’è qualche piccola sorgente. E allora, cosa cambia in concreto rispetto a un burrone? Cambia tutto. Soprattutto, perché dove c’è un fiume c’è vita. È proprio questo che ci ha colpito delle voragini e delle doline carsiche: l’immobilità e il silenzio. Un’immobilità tale da suggerire alla mente un’idea di morte, annullamento dell’essere, assenza totale di vita.
È impressionante anche riuscire a vederle da lontano, perché l’occhio non riesce a concepire la presenza di un’imperfezione nelle morbide distese collinari. Sono come grossi nei su un tratto di pelle candido e lineare: l’occhio non può fare a meno di caderci sopra. Così, ammirando le doline, non si riesce a smettere di guardarle, poiché si vorrebbe sondare la loro ‘fastidiosa’ presenza da ogni angolatura.
Il Pozzo d’Antullo è una delle doline carsiche più grandi del mondo, con i suoi 300 metri di diametro e i suoi 80 metri di profondità. E si trova a due passi da Roma, ignorata praticamente da tutti (come tutte le bellezze da record della Ciociaria). Sì originò a causa di un collasso della volta di un complesso di grotte, che si sono lasciate alle spalle numerose stalattiti appese alle pareti del pozzo.
Vedere centinaia di stalattiti sospese nel vuoto alla luce del sole costituisce già di per sé un’esperienza unica al mondo.
Secondo la leggenda più famosa, prima che avvenisse il crollo la zona era una normale pianura usata per lavorare il grano. I contadini osarono battere il grano nel giorno santo dell’Assunzione della Beata Vergine, la quale furiosa fece sprofondare l’area e tutti coloro che vi stavano sopra (troverete una spiegazione simile anche per alcuni cerchi di pietre in Cornovaglia).
Siamo molto affascinati dai luoghi per cui l’essere umano ha dovuto inventare storie agghiaccianti così da spiegare la meraviglia creata dalla natura o dai popoli antichi.
Per visitare il Pozzo d’Antullo, bisogna organizzare in anticipo la visita, perché segue degli orari di apertura. Vi consigliamo di consultare il sito ufficiale per maggiori informazioni.
La Dolina del Revotano, o Abisso del Revotano, si trova in una zona molto più ricca di vegetazione. Appare come un’improvvisa depressione localizzata quasi sulla cima di un complesso collinare della Sabina, un’area magica e selvaggia. Il diametro di questa dolina si avvicina a quello del Pozzo d’Antullo, 250 metri, ma la profondità è ancora maggiore!
Ben 130 metri di profondità che le hanno, infatti, conferito l’attributo di ‘ombelico d’Italia’. Si diceva addirittura che fosse il passaggio attraverso il quale Virgilio fece scendere Giunone agli Inferi. Quali posti rappresentano la ‘Porta degli Inferi’ meglio di queste immense voragini, che si avvicinano inesorabilmente al centro della Terra?
Secondo la leggenda, nel punto esatto in cui ora si trova la dolina, un tempo sorgeva un piccolo villaggio abitato da persone malvagie. Dio scatenò un terremoto così violento da far sprofondare il villaggio del colle Revotano. Soltanto una fanciulla si salvò, colei che fondò il nuovo paese di Roccantica, lo stesso da cui noi abbiamo ammirato la dolina. Come vedete, anche in questa leggenda ricorre il tema di una punizione divina.
La visita alla Dolina del Revotano non è guidata ed è sicuramente più faticosa e meno agevole di quella al Pozzo d’Antullo. Ci sono dei percorsi che conducono sulla cima del colle. Se non vi va di salire, sappiate che ammirare la voragine dal paese di Roccantica è un’esperienza comunque piacevole. Tutta la Sabina è una zona incantevole, dove i sensi si rilassano e si perdono in mondi popolati da fate ed elfi e, chissà, anche fanciulle dalla lunga chioma bionda che, messe in guardia dalla voce cristallina di un ruscello, riescono a sfuggire alla furia divina.