Quando i Romani incontrano gli Etruschi: la Necropoli di Sutri

Per chi abita a Roma la Via Cassia è una semplice strada regionale. E lo stesso valeva per noi qualche anno fa. Una mattina all’alba eravamo diretti alla piramide etrusca di Bomarzo, pronti alla sua esplorazione. Superata la curva che da Roma conduce alla cittadina di Sutri, al nostro occhio attento risaltò subito una particolarità su un lato della strada.

Il buon curioso si chiederà ‘cos’è?’. Noi, avendo all’epoca una certa (seppure non ancora notevole) esperienza nel campo, abbiamo capito subito di cosa si trattava: una meravigliosa necropoli etrusca a portata di mano e di… volante!

Necropoli di Sutri in Tuscia nel Lazio Italia
Tombe della necropoli di Sutri con parete tufacea

Ci ha talmente sconvolti per la sua bellezza che ci siamo dovuti fermare! Vi chiederete: cosa ci fa una necropoli su una strada trafficata e per giunta così vicina a una cittadina? In antichità Sutri, denominata Sutrium dai Romani, era una delle dodici principali città etrusche ed era considerata la ‘porta’ per l’Etruria o la Tuscia, la regione dominata dagli Etruschi. Si ergeva, e si erge tuttora, su uno sperone di roccia tufacea, eredità dei antiche eruzioni vulcaniche, circondata da innumerevoli tombe.

Particolare di una tomba

Visitate la Necropoli di Sutri

Interno di un colombario con nicchie
Necropoli di Sutri in Tuscia nel Lazio Italia
Tombe della necropoli di Sutri

Questa necropoli è relativamente giovane, risale al II o al I secolo a.C., perciò il periodo in cui gli Etruschi erano già dominati e influenzati dai Romani. Non vi preoccupate, non ci metteremo a fare una lezione sulle diverse tipologie di tombe romane. È importante, però, sapere che ve ne sono due che si incontrano molto più assiduamente rispetto alle altre: i mausolei, enormi strutture sontuose per la sepoltura in sarcofagi delle famiglie di alto rango, e i colombarii, imponenti tombe le cui pareti interne sono tempestate di nicchie in cui venivano inserite le urne cinerarie. L’influenza romana si evince sia dalla struttura esclusiva di questa necropoli, poiché molte delle tombe sono colombarii, sia dalla sua posizione, situata lungo il percorso di una strada importante e all’esterno delle mura della città (per questioni prettamente igieniche).

Necropoli di Sutri in Tuscia nel Lazio Italia
Tombe della necropoli di Sutri con parete tufacea

Nonostante la facilità con cui si raggiungono, le tombe della Necropoli di Sutri sono poco note e, essendo state utilizzate dai residenti nel corso dei secoli come stalle e rimesse agricole, l’istituzione che se ne prende cura fa fatica a mantenerle, soprattutto per la fragilità del tufo.

Quest’area archeologica è di un’importanza storica pazzesca, che sfugge a molti. Non solo per la necropoli, ma anche per il suo mitreo e l’anfiteatro romano interamente scavati nel tufo che sanciscono la reale commistione delle due culture, quella etrusca e quella romana. Ma non finisce qui! Se si seguono i diversi sentieri nel boschetto, intorno all’anfiteatro, si giungerà a una serie di ‘tagliate’, ovvero delle strade etrusche tagliate, appunto, nella roccia tufacea, e a un’altra piccola ma interessante necropoli. Essendo così facilmente accessibile, sarebbe bello e facile incrementare il turismo, anche quello dall’estero.

Insomma, che ne dite?

Ne vale la pena visitare la Necropoli di Sutri?

Sutri è una cittadina medievale tutta da scoprire e lo faremo insieme! Non fermatevi all’apparenza, poiché se si ‘scava’ a fondo si portano alla luce tesori inestimabili. Continuate a seguirci!
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