La cripta longobarda di Sutri

Che voi siate religiosi o che semplicemente apprezziate in modo razionale qualsiasi prodotto storico-culturale e filosofico, entrare in una chiesa costituisce sempre e dovunque un’esperienza mistica. Se ci liberiamo di quel bagaglio educativo fatto di norme religiose e azioni ripetitive, possiamo vedere le chiese per quello che sono davvero: magnifici templi dove venerare uno dei tanti dèi che la storia dell’uomo ha portato fino a noi.

La cripta longobarda di Sutri

Quando entrate in una chiesa, a prescindere dalla bellezza, spesso notevole, delle facciate, dei campanili, dei dipinti e delle navate, qual è il luogo in cui riuscite a sentirvi più a contatto con quell’energia trascendente, quell’angoletto in cui davvero vi sentite in comunione con l’essenza ‘divina’? Scommettiamo che una buona percentuale di voi risponderà: la cripta! Dopotutto, dove possiamo sentirci più protetti se non nell’abbraccio di quel grembo materno scavato nel cuore della terra, a contatto con le radici dell’esistenza?

Una navata della cripta con le volte a crociera

In generale, la cripta è un ambiente sotterraneo, tipicamente a carattere sacro o cimiteriale. Non tutte le chiese hanno una cripta e non tutte le cripte sono state utilizzate come cimiteri. Tuttavia, nella maggior parte dei casi in cui una chiesa presenta una cripta, gli ambienti sotterranei sono stati modernizzati, facendo perdere il loro sapore medievale.

La cripta di Sutri è un’eccezione. Non è stata modernizzata e, proprio per questo, riesce ancora a far sognare un mondo ideale di cavalieri e re. Altra caratteristica che la rende più unica che rara è la datazione, più accreditata, che la collocherebbe in epoca longobarda (VIII secolo d.C. circa). Quella popolazione germanica che, dopo la caduta dell’Impero Romano d’Occidente, si è impadronita gradualmente dell’attuale territorio italiano costituendo un vero e proprio regno, ci ha lasciato delle cripte a dir poco meravigliose, dove l’occhio si perde tra le colonne possenti e dove persino le menti più scettiche riescono a percepire la profonda spiritualità.

La cittadina di Sutri non finisce mai di stupire. È così ricca di testimonianze impressionanti, giunte a noi da ogni periodo storico, da annoverarsi tra le città laziali più affascinanti. Basti pensare all’anfiteatro romano interamente scavato nel tufo, alla chiesa rupestre, al complesso di tagliate etrusche, al paese medievale dal passato intrecciato con le leggende su Carlo Magno, alle necropoli etrusche e ora alla nostra scoperta più recente: la cripta longobarda.

La facciata della chiesa romanica che ospita la cripta non è degna di nota. Carino il campanile medievale, interessanti i tratti di pavimentazione antica visibili in alcuni punti all’interno della chiesa. Per il resto dobbiamo ammettere che la cattedrale passa davvero inosservata, sia dentro sia fuori. Poi, improvvisamente, in fondo a due ripide rampe di scale abbiamo scoperto la cripta, perennemente avvolta dall’oscurità. Se la si vuole visitare, basta  introdurre una moneta nella macchinetta malridotta posta lungo le scale, che garantisce alcuni minuti di illuminazione. L’ambiente è piccolo e ha  perduto le tracce degli affreschi, ma esplorarlo è come camminare in un bosco di colonne, decorate con capitelli molto creativi, anche a forma di foglie.

Quando la luce si spegne, alla scadenza dei minuti, l’atmosfera risulta leggermente inquietante, ma quel brivido si combina bene con le  vibrazioni medievali. Noi ci siamo concessi di rimanere lì sotto il doppio o il triplo del tempo, in completa solitudine, illuminando le colonne e le  pareti antiche con la luce del cellulare, godendo appieno di quel misticismo senza tempo e della protezione della roccia vulcanica, mentre le ombre scure delle colonne si mescolavano con le ombre dei fantasmi di un passato centenario.

Avete bisogno di consigli per organizzare la visita alla cripta longobarda di Sutri? Non esitate a contattarci e saremo lieti di aiutarvi. A Sutri ce n’è davvero per tutti i gusti, ogni sito ha i propri orari e possiamo consigliarvi l’itinerario migliore per tutte le età. La cripta è un gioiello nascosto e, per questo, poco controllato. Siamo felici di contribuire a divulgarne l’esistenza ma, al tempo stesso, chiediamo il massimo rispetto a eventuali visitatori.

Cripta longobarda di Sutri
La cripta al buio, una foresta di colonne tutte diverse
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