Le torri del Circeo

REGIONE

Lazio

ORIGINI

Dal Medioevo all’epoca napoleonica

ALTITUDINE

Livello del mare

Secondo il poema omerico, il Monte Circeo è il luogo in cui approdò Ulisse nelle sue peripezie per ritornare a Itaca. Qui conobbe la Maga Circe, la quale diede alla luce suo figlio Telegono e della quale si dice che il monte riprenda il profilo del volto.

Una storia che lo pervade di fascino e mistero, soprattutto se si notano le imponenti torri che punteggiano come nei il volto e le spalle di Circe. Ma quel fascino e quel mistero sembrano svanire nelle estati, durante le quali orde di bagnanti vocianti invadono le spiagge a valle del promontorio, osservati dall’occhio attento della strega e dalle sue sentinelle di mattoni.

Isola di Eea in Ciociaria nel Lazio Italia
L'isola di Eea vista da Terracina
«… Ecco, ed all’isola Eèa giungemmo, ove Circe abitava, Circe dai riccioli belli, la diva possente canora, ch'era sorella d’Eèta, signore di mente feroce.»
Odissea
Canto X, vv. 135-137

Isola di Eea, era chiamata nell’Odissea. Se l’identificazione della dimora di Circe con il Circeo è corretta, non risulta difficile supporre che nell’antichità il promontorio fosse separato dalla terraferma.

Osservato da lontano, da Terracina o da Sperlonga, persino oggi non risulta difficile immaginarlo come un isolotto.

Con i suoi 541 metri s.l.m. e la prominenza sul mare, ha sempre goduto di una posizione fortunata per il controllo del territorio. Un territorio, d’altronde, preso di mira da navi pirata e da briganti.

Ragion per cui, dal Medioevo fino all’epoca napoleonica con una particolare attenzione al sedicesimo secolo, importanti personalità storiche decisero di erigere i nei di Circe, le numerose torri d’avvistamento.

Torre Paola del Circeo in Ciociaria nel Lazio Italia
Torre Paola

La nostra avventura alla ricerca delle torri è iniziata nel 2018, quando siamo saliti quasi sulla cresta del Monte Circeo alla ricerca dell’acropoli megalitica. Prima di salire di quota, abbiamo parcheggiato in prossimità dell’accesso alla piccola baia e ci siamo addentrati alla ricerca della nostra prima torre: Torre Paola.

Torre Paola è stata, insieme a Torre Fico, la prima a essere edificata nel 1562, dando inizio al sistema difensivo del monte. È l’unica torre del Circeo a conservare la struttura originaria. Proprio durante la sua costruzione, subì l’assalto dei corsari saraceni che salirono sulla vetta del monte e poi scesero dalla parte opposta per prendere di sorpresa la guarnigione.

Per questo la parte superiore della torre venne costruita con un rinforzo difensivo dal lato della montagna. Venne ulteriormente modificata dopo il 1562, per volontà di Papa Pio IV, il quale impose alla famiglia dei Caetani, signori di Sermoneta e San Felice Circeo, la costruzione di altre torri. Degno di nota un episodio avvenuto nel 1604, quando a suon di cannonate riuscì a scacciare alcune navi turche.

Per ben 5 anni non abbiamo più messo piede al Circeo. A marzo del 2023 ci è ripresa quella voglia di andare alla scoperta delle altre torri difensive. Guidando in direzione del lungomare di San Felice Circeo, ci siamo imbattuti nella Torre Olevola, circondata dalle transenne dei “lavori fantasma”.

Torre Olevola del Circeo in Ciociaria nel Lazio Italia
Torre Olevola
Torre Vittoria del Circeo in Ciociaria nel Lazio Italia
Torre Vittoria sul mare

Di costruzione più antica delle altre, sembra che Torre Olevola fosse già presente nel 1469, citata in uno scritto storico e presente in una mappa disegnata da Leonardo da Vinci. Venne riutilizzata, rimessa in sesto dopo il 1562 e riedificata successivamente nel 1703 su ordine di Papa Clemente XI.

Parcheggiato sul litorale, ci siamo avventurati nel venticello fresco di fine marzo fino a raggiungere Torre Vittoria.

Torre Vittoria non ha una storia degna di nota. Si sa che venne eretta agli inizi del XVII secolo e che resistette all’assalto della flotta britannica nel 1808. Proprio a quella vittoria deve il suo nome.

Dalla costa ci siamo spostati verso il centro del borgo, a quota più elevata. Lì abbiamo dato un’occhiata rapida alla torre meno appariscente, l’ultima per quel giorno. Volevamo riservarne alcune per i mesi più tiepidi, sia per una questione di tempistiche sia per vedere come cambia l’atmosfera del Circeo di stagione in stagione. La torre del borgo si chiama Torre dei Templari. Un nome che richiama la realtà storica che rappresenta. Infatti, furono proprio i Cavalieri Templari a farla costruire nel 1240, su modello delle strutture orientali del periodo delle Crociate, e ad utilizzarla come torre difensiva fino al 1259. A prescindere dalla rete di alleanze dell’epoca, non risulta difficile capire perché i difensori della cristianità avessero scelto proprio il Circeo come base. È dal mare che gli “infedeli” musulmani attaccavano lo Stato della Chiesa, già da molti secoli.

Torre dei Templari del Circeo in Ciociaria nel Lazio Italia
Torre dei Templari nel centro storico di San Felice Circeo
Torre Fico del Circeo in Ciociaria nel Lazio Italia
Torre Fico vista dal porto

Turbati da quell’umido grigiore marzolino, ce ne siamo andati per tornare due mesi e mezzo più tardi, il 2 giugno. C’era voglia di mare nell’aria, dopo un maggio fresco e tempestoso, e la gente era eccitata. Di prima mattina, c’erano già varie persone di tutte le età a mollo nell’acqua sotto la scogliera su cui sorge Torre Fico. Non volevamo mescolarci con i bagnanti, ma la torre non è raggiungibile a piedi o in macchina, dunque abbiamo deciso di gustarcela dagli scogli. Al primo sguardo, è diventata una delle nostre preferite.

Torre Fico fu costruita nel 1562 insieme alle sorelle Paola, Cervia e Moresca come difesa contro i saraceni. Torre Paola nacque proprio come imitazione di Torre Fico. Quella che vediamo oggi è però una ricostruzione del XVII secolo di quest’ultima. È curioso il suo nome, il quale deriva dalle numerose piante di fichi d’India che decorano la scogliera.

Torre Cervia del Circeo in Ciociaria nel Lazio Italia
Torre Cervia dal belvedere

Torre Cervia e Torre Moresca furono bombardate dalla flotta britannica nel 1809. Da quel giorno, di Torre Moresca non sono rimaste che le rovine del basamento.

Per questa ragione l’abbiamo esclusa dalle nostre esplorazioni e non ci siamo avventurati sul percorso che vi conduce. Un percorso che attraversa la strada isolata della villa in cui negli anni ‘70 ebbe luogo l’infame massacro del Circeo, lungo cui abbiamo passeggiato l’inverno del 2018, del tutto inconsapevoli dell’esistenza delle torri e della storia inquietante del delitto.

Non abbiamo, però, rinunciato ad ammirare dall’alto della strada che conduce all’Hotel Punta Rossa l’eleganza di Torre Cervia, oggi proprietà privata. La ristrutturazione voluta da un conte nel 1947 l’ha resa di nuovo bella, sebbene inaccessibile. È una di quelle torri che sarebbe piacevole vedere dal mare, a bordo di una barca.

Batteria Moresca in Ciociaria nel Lazio Italia
Garitta della Batteria Moresca

È un’esperienza raccomandabile a prescindere dalla presenza delle torri, poiché i golfi, le insenature, le grotte e le scogliere del promontorio non hanno nulla da invidiare ai paesaggi rinomati della Sardegna e della Puglia.

Poco più a valle del punto panoramico che si affaccia su Torre Cervia, abbiamo parcheggiato la macchina per godere della vista di una di quelle meraviglie naturali. L’acqua che si incunea tra gli scogli fino a formare delle piscine naturali cristalline.

Eravamo quasi soli a godere di quell’atmosfera esotica, pur essendo il 2 giugno. La sensazione di benessere afrodisiaco trasmessa dal canto del mare e dalle placide acque delle piscine naturali ci ha portati a desiderare di fermarci più a lungo. Così abbiamo seguito le indicazioni che conducevano all’ultima fortificazione del Circeo, in ordine di tempo storico e di esplorazione: il fortino napoleonico chiamato Batteria Moresca. E che piacevole sorpresa! Si può camminare dentro le mura del piccolo fortilizio e si può entrare persino nella garitta.

Garitta della Batteria Moresca verso il mare

In seguito alla sconfitta subita nel 1809 da Torre Fico, Torre Cervia e Torre Moresca da parte della flotta inglese e ai conseguenti e continui saccheggi di beni e bestiame, le autorità francesi vollero difendersi dalle minacce dei pirati costruendo Batteria Cervia e Batteria Moresca per sostituire l’inefficacia delle due torri omonime ormai distrutte.

Appollaiati sulle antiche mura a picco sulla scogliera, circondati dal ronzio delle api e dall’odore dei ginepri, osservavamo il mare blu che si perdeva all’orizzonte e una piccola barca che si faceva cullare dalle acque placide. Intorno a noi, la magnificenza rigogliosa dell’austero volto di Circe. Ed eravamo in pace con i sensi, nel tepore di fine primavera.

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