Quando pensiamo al Medioevo, è inevitabile richiamare alla memoria tutti
quei film o romanzi che hanno trasformato la figura dei Templari in creature
misteriose, quasi leggendarie. In realtà, si tratta di un ordine religioso di
cavalieri che combatteva contro i musulmani infedeli in nome della fede
cristiana, nello stesso modo in cui oggi i Jihadisti combattono contro i
cristiani infedeli in nome della fede musulmana.
Parte del chiostro dell’Abbazia di Valvisciolo |
Ma, secondo i principi del Cristianesimo, non bisognava “porgere l’altra
guancia” al nemico? Sì, ma il Dio cristiano era felice se si uccideva per una
causa santa: il papa, infatti, aveva stabilito con tanto di bolla papale una
remissione dei peccati per tutti coloro che avrebbero ucciso i nemici musulmani
in Guerra Santa. E furono proprio i cristiani ad attaccare per primi.
Chiostro dell’Abbazia di Valvisciolo |
trascinato vendette e rancori per secoli e secoli, fino ai giorni nostri, è per
lo più agghiacciante. A nostro avviso, il vero mistero sono i simboli che i
Cavalieri Templari hanno lasciato nei luoghi che consideravano spiritualmente
importanti. Tra questi, con nostra immensa sorpresa, siamo certi di includere
l’Abbazia di Valvisciolo e l’Abbazia di Fossanova.
Chiostro dell’Abbazia di Fossanova |
Abbiamo visitato quella di Valvisciolo a gennaio del 2023, attratti dal
bel chiostro. Solo uno di noi due era consapevole della presenza di alcuni
simboli templari sparsi per l’abbazia, oltre che in alcune aree del borgo di
Sermoneta. Ma mai ci saremmo aspettati una tale concentrazione di simboli,
soprattutto nel chiostro.
L’Abbazia di Valvisciolo |
L’Abbazia di Valvisciolo è uno dei massimi
rappresentanti dello stile romanico gotico cistercense dopo l’Abbazia di
Fossanova. Si dice che sia stata fondata nell’VIII secolo da monaci greci, poi
abitata e restaurata dai Templari nel XIII secolo. Dopo la soppressione dei
Cavalieri Templari nel XIV secolo, l’abbazia venne occupata dai cistercensi, la
stessa comunità monastica che aveva supportato i Templari e non di rado si era
unita a loro durante le Crociate, con il totale appoggio di San Bernardo. La leggenda
narra che, quando fu bruciato al rogo l’ultimo Gran Maestro Templare,
l’architrave del portale dell’abbazia si sia spaccato. Ancora oggi è visibile
la crepa.
Percorrendo il tracciato
medievale della Via Francigena del Sud, si raggiunge un’altra stupenda abbazia:
l’Abbazia di Fossanova. L’abbiamo visitata ad agosto del 2023 dopo esserci
alzati alle 4 di mattina per godere di un’alba divina presso la Torre Medievale
di Sonnino.
L’Abbazia di Fossanova |
Non ci sono documentazioni storiche che
attestino lo stanziamento dei Templari in questo luogo religioso, ma,
considerando la presenza degli stessi simboli di Valvisciolo, non risulta
difficile immaginare una forma di comunicazione tra edifici monastici vicini.
In poco tempo i Templari di Sermoneta potevano raggiungere Fossanova (entrambe
le abbazie sono tappe della Francigena). Questo edificio fu fondato nel XII
secolo e proprio tra le sue mura morì San Tommaso d’Aquino. Su un blocco di
marmo sono ancora visibili le presunte impronte degli zoccoli della sua mula.
I numerosi simboli
presenti nelle due abbazie sono la prova del passaggio dei monaci guerrieri.
Il Sator nell’Abbazia di Valvisciolo, da ingrandire per distinguere le lettere |
Questo Sator è l’unico esemplare al mondo con una forma circolare
radiale. Il Sator è un’iscrizione latina palindroma (da qualunque lato la si
legga, rimane identica) ricorrente in moltissime aree archeologiche d’Europa. È
avvolta dal mistero, giacché il suo significato è ancora oggi fonte di
interpretazioni divergenti. SATOR AREPO TENET OPERA ROTAS (provate a leggerlo
al contrario. Non cambierà!) potrebbe significare IL CREATORE (Sator Arepo:
seminatore con la roncola, portatore dell’aratro) REGGE LE OPERE DEL CREATO E
L’UNIVERSO (rotas: le sfere celesti).
Triplice cinta nell’Abbazia di Fossanova |
Triplice cinta nell’Abbazia di Valvisciolo |
Centro Sacro o Scacchiera nell’Abbazia di Fossanova |
Centro Sacro o Scacchiera nell’Abbazia di Valvisciolo |
La Triplice Cinta e il Centro Sacro o
Scacchiera/Alquerque condividono il significato simbolico del centro. Tutto
ruota intorno al centro (linee, mediane, diagonali, forme geometriche), tutto
deriva dal centro e tutto conduce al centro. Il centro è metafora di Dio. E,
conferendo a questi simboli un significato più ampio, il luogo in cui essi sono
incisi è centro di energia. Come a dire: “qui c’è Dio”.
La Croce Templare e la
Croce del Calvario.
Croce Templare nell’Abbazia di Valvisciolo |
Croce del Golgota nell’Abbazia di Fossanova |
La prima, posta sul rosone dell’Abbazia di
Valvisciolo, è visibile solo ingrandendo la fotografia. Rappresenta il martirio
di Cristo ed è la stessa che ritroviamo sulle vesti dei Templari. Combattevano
in nome di quella croce e, se per lei
morivano, era un onore che garantiva un posto in Paradiso (nello stesso modo in
cui oggi è un onore che ti assicura un posto in Paradiso essere un Jihadista
che muore lottando per Allah).
La seconda si trova su uno dei muri
davanzali del chiostro dell’Abbazia di Fossanova. “Calvario” è la parola latina
per l’aramaico “Golgota”: la collina su cui Gesù fu crocifisso.
L’Agnus Dei su un capitello nell’Abbazia di Valvisciolo |
dai Templari con un’aureola, una croce e la zampa anteriore piegata.
Nuovamente, l’agnello è il simbolo di Cristo. L’Agnello di Dio, che
sacrificandosi “toglie i peccati del mondo” (ancora oggi, ad ogni Pasqua,
sacrifichiamo una media di 3 milioni di agnelli solo in Italia in ricordo
inconsapevole del sacrificio dell’Agnello Gesù).
Nodo di Salomone nell’Abbazia di Valvisciolo |
Nodo di Salomone nell’Abbazia di Fossanova |
Il Nodo di Salomone rappresenta l’intreccio tra il trascendente e
l’immanente, ovvero l’unione tra uomo e Dio.
Stella Maris nell’Abbazia di Valvisciolo |
sull’intersezione di una volta a crociera di Valvisciolo, sta a rappresentare
Colei che indica la rotta: la Madonna, cui i Templari erano particolarmente
devoti.
perfette sembra richiamare l’equilibrio e l’armonia del divino, invocato come
protezione. È un simbolo antichissimo che si ritrova in diverse aree
geografiche del mondo. In Italia se ne trovano esemplari dal VII secolo a.C. in
poi.
sette giorni della Creazione. Nella tradizione ebraica, è il candelabro a sette
braccia che veniva acceso all’interno del Tempio di Gerusalemme. È noto che i
Templari alloggiavano nei pressi di quel tempio, da cui hanno preso il nome di
“Cavalieri del Tempio”. Dunque, non è impossibile che questo simbolo, sebbene
abbia solo cinque braccia, possa rappresentare proprio il legame dei Templari
con i luoghi in cui avevano intrapreso la Guerra Santa. Bello pensare che
dall’armonia perfetta (dal Fiore della Vita, ovvero Dio) germogli ed abbia
origine la Creazione.
Il Santo Graal nell’Abbazia di Valvisciolo, in basso a destra |
Ma tutto ci saremmo aspettati tranne di
trovare una piccola incisione col Sacro Graal! La leggendaria coppa dai poteri
miracolosi usata da Gesù durante l’Ultima Cena e dentro cui Giuseppe d’Arimatea
avrebbe raccolto il sangue di Cristo. Per secoli si è creduto che i Templari
siano stati i custodi del Graal. Ci piace immaginare che l’abbiano nascosto
proprio all’interno di questa colonna del chiostro di Valvisciolo. Alla fine,
chissà! Trovarsi circondati da così tanti simboli fa viaggiare la fantasia.
Ma qual è il significato
profondo che lega tutti questi simboli? Marcare un territorio sacro, tatuare
quelle pietre per designare un luogo come centro di una potente energia
tellurica e spirituale.