LA VAL D’ORCIA, I CAMPI ELISI DELL’ITALIA

Quanti di voi,
dopo aver visto il film “Il Gladiatore”, avranno fantasticato di trovarsi in
quel campo, mentre le spighe di grano vi sfioravano le gambe come la delicata
carezza di un amante? Sicuramente vi sarete chiesti dove avessero girato quelle
scene così misteriose ed affascinanti, degne dell’Eden cristiano. La fantasia
avrà viaggiato per tutto il mondo, in cerca del luogo ideale tra Spagna,
Francia, magari anche la Grecia, senza però tenere in considerazione una
sventurata Nazione, tanto ricca quanto dimenticata: l’Italia! Purtroppo per gli
amanti delle mete estere, i Campi Elisi sono italiani! Anche noi, all’inizio,
non avevamo la minima idea che si potesse trattare proprio del Paese in cui
viviamo ma, una volta scoperto, ci siamo informati e siamo partiti quasi subito
alla scoperta di questa valle pittoresca.

Fabiano nei Campi Elisi de “Il Gladiatore”

La valle è stata
formata dal vulcano Amiata, che la domina con la sua imponenza, e scavata dal
fiume Orcia, il quale ancora scorre placido in quel territorio. Naturalmente,
la presenza del vulcano ha fatto sì che il terreno fosse fertile e si
producessero alcuni dei vini più rinomati d’Italia, come il Brunello di
Montalcino. Quest’area, di una bellezza mozzafiato, è una delle principali
tratte della Via Francigena, il percorso seguito dai pellegrini del medioevo
per giungere a Roma, ancora fruibile da chi ha voglia di una passeggiata
salutare immersa nei paesaggi più disparati.
Guidando tra le
strade serpeggianti della Val d’Orcia si scorgono i tipici filari di cipressi
ai lati delle stradine sterrate degli agriturismi, come eleganti guardie
silenziose che scrutano i temerari visitatori dall’alto della loro chioma.

Filari di cipressi che costeggiano il vialetto di un agriturismo

Tuttavia, è facile scorgere questi imponenti alberi anche in piccoli boschetti
circolari, sperduti per le aride colline brulle che si alternano a macchie di
fitta vegetazione. Un esempio molto peculiare ed uno dei simboli di questa
valle sono i Cipressi di San Quirico, facilmente raggiungibili dalla Via Cassia.

I Cipressi di San Quirico tra le dune brulle della Val dOrcia

In un angolo
speciale di questa valle, “Nonna Quercia” abbraccia i visitatori con i suoi
enormi rami e narra una storia lunga quasi 400 anni. Tutt’altro che “albero
delle streghe”, come molti lo definiscono, questo enorme dono della natura crea
un’atmosfera intrisa di pace e saggezza.

La “Quercia delle Checche”, conosciuta anche come la “Quercia delle Streghe”

Molto
caratteristica è anche la Cappella della Madonna di Vitaleta, su una piccola
altura da cui è possibile ammirare uno scorcio della Val d’Orcia e dei suoi bellissimi
filari, che spezzano la monotonia del giallo acceso tipico del paesaggio.

La Cappella della Madonna di Vitaleta, immersa nelle colline dorate della valle

Per chi, invece,
vuole una visione completa della valle e non ha problemi a salire qualche
gradino, può visitare la Fortezza di Radicofani. Questa fortezza si trova su
una montagnola basaltica che domina tutta la Val d’Orcia fino al Monte Amiata, con
una visuale a 360°!

Fortezza di Radicofani

Non possono mancare città e
paesi tipici della zona, nei quali è rimasto quel sentore medioevale e
rinascimentale prettamente toscani! San Quirico d’Orcia, Pienza, Montalcino e
Castiglione d’Orcia sono alcuni dei moltissimi esempi che potremmo citarvi, con
i loro castelli e i vicoli tra le case in pietra.
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