IL CASTELLO DI SANTA SEVERA

Regione: Lazio
Origini: XI secolo
Altitudine:
livello del mare


Il Castello di Santa Severa
Per chi si considera romantico, non nel
senso moderno del termine ma secondo l’accezione letteraria, allora il Castello
di Santa Severa è il luogo perfetto. Situato su una lingua rocciosa che si
affaccia sul mare, con la melodia dolcissima delle onde che si infrangono sugli
scogli e sulla spiaggia, spruzzando le antiche mura medievali nei giorni più
tempestosi, il meraviglioso maniero incanterà ogni tipo di osservatore col suo
appariscente colore rosato che spicca contro il blu del mare e il grigio scuro
degli scogli.

Veduta satellitare del Castello di Santa Severa
In estate, la spiaggia accanto alla
fortezza è colma di persone che si sdraiano sugli asciugamani a prendere il
sole e solo in pochi adocchiano svogliati ciò che li circonda. È sconvolgente
rendersi conto che bellezze italiane del genere vengono quasi del tutto
ignorate dalla gente, fino a quando non vengono organizzati eventi dozzinali
quali il “Villaggio di Babbo Natale”, assaltati da famigliole e coppie di ogni
età! E questo è proprio il caso del Castello di Santa Severa. Perché unicamente
con queste iniziative, che non mettono in risalto in alcun modo la bellezza dei
luoghi, le istituzioni e gli enti riescono a invogliare i pochissimi curiosi a
visitare un sito? Perché i castelli o le aree archeologiche sono belli soltanto
nelle serie tv o nei documentari? Noi, invece, vogliamo farvi scoprire il
piacere di una passeggiata all’aria aperta, in compagnia della Cultura, la più
interessante tra gli amanti!

Il Castello di Santa Severa visto dal basso
Abbiamo esplorato l’area intorno al
castello pochi giorni prima di Natale del 2018, in una cupa giornata in cui
l’autunno lasciava il passo all’inverno. Il parcheggio era affollato a causa
dell’allestimento del Villaggio di Babbo Natale all’interno del maniero.
Seguendo il sentiero che conduce al mare, ci siamo trovati di fronte
all’imponente struttura della fortezza. Mentre i surfisti si dilettavano a
cavalcare le onde basse, noi cercavamo di cogliere l’elemento sublime che ci
spingeva a guardare ancora e ancora, fino a diventare parte della meraviglia
che avevamo di fronte. Non ci saremmo mai aspettati di trovare un simile
splendore a pochi chilometri da Roma, poiché solo dalla spiaggia è possibile
comprendere appieno il mistero e la beltà del Castello di Santa Severa. Il
basso ruggito delle onde che si infrangevano sugli scogli, lo stormire acuto
delle canne, combinati all’ululato del vento, generano sensazioni sublimi che
fanno volare l’immaginazione e creano fantasmi. Non è difficile associare
questo castello a storie di fantasmi. Durante i giorni nuvolosi e piovosi, i
suoi colori si intensificano e il rado muschio che cresce sulle sue pareti
somiglia a chiazze di sangue. Nonostante non si conoscano storie di vere e
proprie apparizioni, ci sono dicerie su strani rumori e colpi, voci,
spostamenti di oggetti, vesti strattonate e rubinetti che si aprono da soli. Ma
per quale motivo queste anime inquiete si aggirano per quei corridoi e quelle
stanze? Stando alle informazioni sicure, il castello sorge su un cimitero del
IX secolo utilizzato per circa cinquecento anni, in cui vennero rinvenute più
di un centinaio di tombe. In una di queste tombe era conservato uno scheletro
particolare, data la posizione in cui si trovava. Quanti
di voi hanno mai sentito parlare di un morto in ginocchio? Sarà un caso di
morte apparente? L’individuo in questione si era risvegliato dalla presunta
morte? I secoli scorsi, quando la medicina era ancora arretrata, non era
affatto raro che uomini e donne venissero sepolti vivi in seguito ad errato
accertamento di morte. Sarà uno di quei casi? E pensare che, sotto quei piedi
ignari che scalpicciavano allegri per il “Villaggio di Babbo Natale”, giacevano
centinaia di corpi…

Il Castello di Santa Severa visto da dietro

Ingrandimento di una figura nascosta dietro una finestra del castello
L’area intorno al castello ha origini
molto antiche, che risalgono all’Età del Bronzo, e fu utilizzata anche dagli
etruschi, i quali nel VII secolo a.C. fondarono uno dei più importanti scali
marittimi d’Etruria, Pyrgi. In seguito alla conquista romana, la cittadina
divenne prima una colonia fortificata da maestose mura ciclopiche (inserisci
link articolo) e poi una residenza sul mare di ricche famiglie. Ed è grazie
alla continua occupazione delle vestigia romane che si sviluppò un borgo
medievale affiancato da un fortilizio dell’XI secolo. Fin dal IX secolo venne
istituito un cimitero, su cui fu poi eretta la fortezza vera e propria nel XIV
secolo. Dal XVI secolo, l’Ordine del Santo Spirito, l’ordine cavalleresco più
importante d’Europa, ne fu proprietario per cinquecento anni, fino al 1980 e,
durante la Seconda Guerra Mondiale, questo castello, come molti altri nel
territorio laziale (tra i quali il Castello di Vicalvi in Ciociaria), venne
utilizzato dai tedeschi come base strategica. Interessante è anche l’origine
del nome del maniero, attribuibile ad un fatto storico: proprio nel luogo in
cui sorge, nel III secolo fu uccisa la martire cristiana Santa Severa insieme
ai fratelli.

Fabiano che cammina di fronte al Castello di Santa Severa
Insomma, cosa state aspettando per farvi
una passeggiata sulla spiaggia, di fronte ad un castello così spettacolare?
Volendo, potete passarci persino la notte, dal momento che una parte della
fortezza ospita un ostello. Ma una semplice passeggiata non costa nulla, a
differenza del “Villaggio di Babbo Natale”! Siamo tanto presi nel cercare
l’erba più verde del vicino che non ci rendiamo conto di ciò che abbiamo. Non
solo la Scozia annovera, nella propria schiera di castelli, dei manieri che si
affacciano sul mare… Se solo la regione Lazio conta almeno sette fortezze sul
mare (Castello di Santa Severa, Castello Odescalchi di Palo, Forte Sangallo di
Nettuno, Torre Truglia di Sperlonga, Castello Angioino-Aragonese di Gaeta,
Torre Astura, Forte Michelangelo di Civitavecchia), provate ad immaginare
quante ne abbiamo in tutta Italia. E non sfoggiano “soltanto” il fascino delle
rovine, ma sono castelli ben conservati, bisognosi di studi approfonditi e di
tanta cura da parte di archeologi ed esperti. Peccato che se ne parla così poco
che, persino a noi che abitiamo a Roma (e quindi vicinissimi ai castelli sul
mare) ci sono voluti anni per venire a conoscenza della loro esistenza.
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