IL CASTELLO ORSINI DI NEROLA

Regione: Lazio
Origini: X secolo
Altitudine: 453
metri s.l.m.

Fabiano sotto al Castello Orsini di Nerola

Guidando
nella quiete inaspettata della campagna sabina, una vera oasi di pace situata nel
Nord-est del Lazio, non ci si aspetta che all’improvviso i Monti Lucretili si
possano schiudere come un’ostrica per rivelare la perla al loro interno. Il Castello
di Nerola, infatti, sorge sul cucuzzolo di una piccola collina tra i preappennini
e stupisce l’osservatore lontano con la sua magnificenza! Ed è ciò che è accaduto
a noi!
Eravamo
tranquilli in macchina mentre passavamo per la Sabina, la prima volta che lo
abbiamo visto, e parlavamo dell’efferato serial killer denominato “il mostro di
Nerola” che, negli anni ‘40, attirava le sue vittime in casa. Cercavamo di
immaginare quanto fossero isolate quelle terre circa ottanta anni fa, quando il
mostro sistemava dei chiodi in punti strategici della strada, in modo tale da
far bucare le ruote a chiunque passasse in bicicletta. Gli sfortunati viandanti
erano costretti a chiedere aiuto all’unico abitante della zona, sempre più che
bendisposto ad accoglierli in casa propria, un po’ come il lupo adulatore nella
favola di Cappuccetto Rosso. Dopo averli uccisi con una chiave inglese o con un
colpo di fucile, li spogliava dei loro averi e, almeno nei casi accertati, li
seppelliva nel proprio giardino.

Veduta satellitare del Castello Orsini di Nerola

Sulle
note di queste macabre congetture, ci siamo avvicinati curiosi a Nerola e ci
siamo ritrovati sotto il paese, al cospetto del castello. A primo impatto non
sembra niente di impressionante, poiché le case sono addossate alle mura della
fortezza e ne nascondono la magnificenza. È quando ci si avvicina che si rimane
a bocca aperta per la possanza della dimora! Le merlature ancora intatte, i
massicci torrioni e la sua struttura particolare contribuiscono a renderlo un must
nel panorama laziale!

I primi
di dicembre del 2019 abbiamo passato la notte nella Stanza del Principe del
Castello di Nerola, la camera in cui nel ‘600 alloggiò proprio il principe
Flavio Orsini, e possiamo affermare con certezza che la top list delle
esperienze più belle mai vissute nei nostri numerosi vagabondaggi per il mondo
sia stata completamente stravolta. Il soggiorno in questo maestoso castello
medievale ha raggiunto senza dubbio le posizioni più alte della nostra classifica.
Era come se fossimo stati trasportati ad Hogwarts!

La Stanza del Principe in cui abbiamo soggiornato

La passeggiata notturna tra
i pergolati del giardinetto rinascimentale, con i putti che si stagliavano
contro le luci arancioni delle torri del maniero; la stella cadente che si è
tuffata tra le braccia del cielo disegnando una scia luminosa accanto alle
antiche merlature della torre più alta; le foto in costume medievale strappate
tra le sale dell’antico edificio, silenziose ed inquietanti, con il castello che
si apriva a noi in tutte le sue sfaccettature mentre gli altri ospiti erano
impegnati a cenare nel salone principale; il dipinto medievale di San Giorgio che
uccide il drago, con quel tocco fantasy che tanto bene si addice all’atmosfera
potteriana; le immancabili storie di fantasmi, che aggiungono la dimensione del
brivido all’innegabile fascino delle pietre antiche, del mobilio e delle
decorazioni d’epoca. Ci siamo sentiti un po’ come Harry Potter e Ron Weasley la
sera del Ballo del Ceppo: le torri erano lì, come anche il giardino, di
medioevo ne avevamo a volontà, le vesti antiche le indossavamo, i fantasmi
erano invisibili ma onnipresenti… Il Castello Orsini di Nerola è magia allo
stato puro.

Fabiano in costume medievale nelle sale del castello

Grazie
alla bellissima visita guidata per il castello, siamo riusciti a goderci
appieno l’incantevole atmosfera che regnava, perciò abbiamo deciso di non spendere
la cifra esagerata per la cena nelle prigioni. Entrando nelle antiche prigioni,
siamo rimasti veramente affascinati dalla quantità di incisioni parietali dei
prigionieri! Per nostra fortuna, la porta delle prigioni, ormai adibite a
cantina e sala da pranzo, era rimasta aperta dopo la visita guidata, permettendoci
di intrufolarci in tarda serata per ammirare di nuovo i simboli sulle mura e
immaginare la disperazione delle persone che, fino a qualche centinaio di anni
prima, erano state rinchiuse in quello spazio angusto. Vi rendete conto?
Incisioni di centinaia di anni fa, scolpite dalle mani malferme di chissà quali
malfattori, o di uomini e donne puniti ingiustamente. In quali altri Stati del
mondo si possono trovare dei castelli con testimonianze tanto concrete? E
pensare che, solo nel Lazio, abbiamo persino il Castello di Sermoneta con vere
e proprie iscrizioni medievali e disegni di epoca napoleonica all’interno delle
prigioni!

Le prigioni con le iscrizioni parietali

Il
Castello Orsini di Nerola risale addirittura al X secolo. Varie famiglie si
sono succedute al potere, trattandosi di una fortezza situata in una posizione
strategica eccezionale per il controllo del territorio sabino e apportando
numerose modifiche al maniero. L’aggiunta di torri e cinte murarie gli hanno
conferito l’aspetto attuale: abbiamo contato ben tre cinte murarie ed otto
torri! Gli Orsini, che danno il nome al castello, sono soltanto una delle
illustri famiglie che vi hanno vissuto. Nel 1867 il castello fu occupato da
parte di un contingente al seguito del figlio di Garibaldi, che aveva l’obiettivo
di annettere lo Stato della Chiesa al Regno d’Italia. In quell’occasione l’esercito
pontificio espugnò la fortezza, intraprendendo una sorta di crociata durante la
quale scacciò gli infedeli. Ma solo tre anni dopo, con la Breccia di Porta Pia,
la Città Eterna sarebbe stata annessa definitivamente al Regno d’Italia,
divenendone la capitale.

Entrata principale del castello

Uno
dei personaggi indelebili nelle memorie del castello è Marie Anne de la
Trémoille, vissuta nel XVII secolo, moglie di quel Flavio Orsini con cui
abbiamo condiviso la stanza! A lei, principessa di Nerola giunta dalle corti di
Versailles (pare con poco entusiasmo) per sposare un Orsini, si deve il
nome del famoso profumo Neroli, ottenuto dalla distillazione dei fiori di
arancio amaro. Marie Anne, di cui abbiamo a lungo ammirato il suggestivo
ritratto in una delle camere più sfarzose della dimora, diffuse l’essenza
Neroli in Italia e soprattutto in Francia, dove è ancora in produzione. Alcuni
visitatori raccontano di aver sentito improvvise ondate di questo profumo
durante il loro soggiorno nelle sale del castello, mentre alcuni dipendenti,
invece, hanno avuto delle vere e proprie esperienze paranormali: letti che
sobbalzavano, gambe sfiorate da una gelida mano invisibile, sospiri che
riverberavano tra le mura. Che sia la presenza di Marie Anne de la Trémoille
che ancora aleggia per gli antichi corridoi? Purtroppo, non abbiamo avuto il
piacere di sentire il suo profumo, tuttavia, siamo stati testimoni di un altro
strano evento. Chissà, magari è stata solo suggestione? Eppure l’avvenimento è
alquanto sospetto…
Come
è ben noto, la rosa è il simbolo della famiglia Orsini. Anche Marie Anne, nel
dipinto sopracitato, tiene in mano una rosa da cui tre petali caduti sono
rimasti sospesi nel tempo. La mattina dopo il nostro soggiorno nella Stanza del
Principe, abbiamo trovato un petalo di rosa rossa posato davanti alla nostra
porta. Gli stessi petali abbellivano la tavola nelle prigioni la sera
precedente, perciò eravamo un po’ scettici in un primo momento: probabilmente un
cameriere sbadato, nel ripulire la tavola, si era lasciato sfuggire un singolo
petalo di rosa che era andato a posarsi proprio davanti alla nostra porta. Lo scorrere
dei minuti, però, ci ha suggestionato e non ci sembrava più tanto ovvia come
spiegazione. Sarà stato un tentativo di Marie Anne di mettersi in contatto con
Flavio Orsini, visto che quello in cui ci trovavamo era stato un suo alloggio? Non
ci rimane che sospendere il giudizio.

Il Castello Orsini di Nerola di notte

In ogni
caso, ogni dettaglio, ogni coincidenza hanno contribuito a rendere il nostro
soggiorno magico ed entusiasmante. E, sebbene non sia molto conosciuto, a nostro
parere il Castello Orsini di Nerola è uno dei castelli più belli del Lazio, se
non il più bello in assoluto e merita molta più considerazione di quella che ha!
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