IL CASTELLO DEI CONTI D’AQUINO DI ROCCASECCA

Regione: Lazio

Origini: X secolo

Altitudine: 256 metri
s.l.m.


Panoramica del Castello dei Conti d’Aquino

La Ciociaria è una
zona davvero molto sottovalutata dalle istituzioni e, soprattutto, dalle
persone che vi abitano! Nessuno la promuove o ne parla, poiché solo in pochi ne
conoscono le vicissitudini storiche e le bellissime perle che nasconde. Il
Castello dei Conti d’Aquino è proprio una di queste! Arroccati a strapiombo sul
Monte Asprano, i resti di questo imponente castello dominano ancora oggi le
valli sottostanti
. Pensate che, nonostante si confonda con le rocce carsiche
del monte, la sua cinta muraria che segue tutto il fianco della collina è
visibile
anche a distanza di chilometri!

Veduta satellitare del Castello dei Conti d’Aquino


Il giorno che lo abbiamo
visitato, c’era un sole caldo che spaccava le pietre. E, per fortuna, almeno le
pietre del castello sono rimaste intatte! Varcando l’ingresso originale nella
cinta muraria, ci siamo resi subito conto dello stato in cui versava l’intera
struttura. La passerella che passa attraverso il borgo fino alla fortezza vera
e propria era completamente bruciata dai vandali. L’impianto d’illuminazione raso
al suolo
. Le panchine nei meravigliosi punti panoramici smantellate. Ci è
dispiaciuto davvero molto vedere quella devastazione, poiché perfino la Regione
aveva riconosciuto del grande potenziale in quel sito! Tuttavia, il luogo non
perde
assolutamente il suo fascino.

Parte interna del castello

Il nucleo
primitivo
, il castrum, fu edificato nell’anno 995 dall’Abate Mansone per
resistere agli assalti longobardi
del periodo, dopo un atto di concessione del
994 da parte del Conte Guido d’Aquino a favore dell’Abbazia di Montecassino.
Nel 996 l’abate fu accecato in un’incursione del conte d’Aquino Adenolfo III,
di origini longobarde, che ne prese possesso e ne smantellò le difese,
ricostruite qualche anno dopo dagli stessi Conti d’Aquino. Il castello passò
poi in mano ai Normanni che regnavano nel sud Italia, tornò nelle mani
dell’Abbazia di Montecassino e infine di nuovo ai Conti d’Aquino nel 1157, con
cui si inaugura l’era dei Conti d’Aquino di Roccasecca. Avvenimento di rilevanza
sia storica che filosofica è la nascita, nel 1225, di San Tommaso d’Aquino, uno
degli esponenti più importanti della filosofia e della teologia italiana nato
proprio all’interno delle mura della fortezza. L’aspetto attuale del castello è
purtroppo dovuto al tragico episodio della Battaglia di Cassino avvenuta tra il
1943 e il 1944, in cui i bombardamenti distrussero sia il borgo cittadino
moderno e sia il borgo fortificato medievale.

Facciata esterna del castello

Camminando tra le case si
può capire a fondo il concetto di incastellamento, ovvero quel fenomeno che
interessò l’Italia intorno al X secolo e durante il quale vennero erette
fortezze e borghi fortificati
per paura di invasioni straniere e lotte
intestine tra i vari signori che si contendevano le aree. È stato affascinante notare
come i ruderi delle case seguissero precisamente il perimetro delle mura fino
ad arrivare alle porte del possente maniero in uno schema ben definito. Dell’interno
della fortezza è rimasto ben poco, ma è osservandola da fuori che si ammira la
sua imponenza e spettacolarit
à! Ahimè, al giorno d’oggi è difficile affascinare
le persone alle meraviglie del mondo reale. Troppi giochi troppo realistici.
Troppe serie tv in cui viene fatto vedere anche l’impensabile. Per questo il
nostro patrimonio è ridotto a misere rovine vandalizzate
sparse in tutto il
territorio. Tuttavia, queste rovine non perdono la speranza. Sono ancora
fiduciose nel fatto che qualche “illuminato” in questo mondo spento e cupo
possa riscoprirle e farle conoscere al mondo intero.
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